La crioconservazione degli ovociti: preservare il potenziale riproduttivo

La crioconservazione degli ovociti offre la possibilità di preservare il potenziale riproduttivo nel caso la donna voglia o debba posticipare la maternità, sia per motivi di salute o sociali. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, negli ultimi 25 anni, l’età media in cui si diventa madre per la prima volta è passato da 28 a 32 anni. Si tratta di una tendenza al rialzo dal momento che il ruolo sociale delle donne è cambiato e sempre più le donne investono nella loro formazione e carriera professionale, diventando pertanto il raggiungimento di una stabilità lavorativa un requisito indispensabile prima di avere un figlio.

Tuttavia, la fertilità della donna diminuisce con il passare degli anni e la sua capacità di concepire si riduce, soprattutto a partire dai 35 anni.

La vitrificazione degli ovociti offre la possibilità di preservare la fertilità della donna mediante la congelazione degli stessi. Questa tecnica consiste prima di tutto in una stimolazione ovarica controllata che ha come obiettivo aumentare il numero di follicoli in crescita nelle ovaie; a ciò segue il prelievo degli ovociti (mediante la tecnica del pick-up) e solo successivamente si realizzerà la vitrificazione (congelamento) degli ovociti maturi in azoto liquido a -196 gradi.

Utilizzando questa tecnica, la donna può ritardare la maternità aldilà dell’età ideale per ottenere una gravidanza mantenendo la propria capacità riproduttiva, dal momento che gli ovuli conservano le stesse caratteristiche genetiche che possedevano al momento della congelazione. Una volta arrivato il momento di voler concepire, se non si ottiene la gravidanza naturalmente, si potrà disporre di ovociti conservati con le stesse condizioni del giorno della vitrificazione. Quest’ovuli saranno scongelati (desvitrificati) e fecondati con lo sperma maschile per poi essere trasferiti all’interno dell’utero.

Per le malate di cancro questa procedura suppone la speranza di essere madre una volta superata la malattia dato che, in un elevato numero di casi, la chemioterapia e la radioterapia comportano problemi di fertilità. L’associazione spagnola per la ricerca sul cancro considera fondamentale che le donne in età fertile siano informate delle differenti tecniche di preservazione della fertilità cosi come indica che la scelta del trattamento deve essere individualizzata, tenendo in conto l’età, il tipo di tumore e l’urgenza di iniziare il trattamento.

Inebir raccomanda che tutte le donne che decidano di posticipare l’età della maternità, si affidino a specialisti che valutino la situazione e informino delle differenti opzioni disponibili.

Se vuoi saperne di più sulla crioconservazione degli ovociti, puoi richiedere un appuntamento inviando una e-mail a inebir@inebir.com oppure chiamando al +34 954302683.

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