Infertilità e sterilità

Cos’è la sterilità?

La sterilità è l’incapacità di un individuo o di una coppia di concepire naturalmente.

Cos’è l’infertilità?

L’infertilità impedisce a una coppia che ottiene una gravidanza portarla a termine con la nascita di un neonato sano.

Quanti tipi di sterilità esistono?

Sterilità primaria
Quando una coppia dopo un anno di relazione sessuali non protette non riesce ad ottenere una gravidanza.

Sterilità secondaria
Quando una coppia, dopo aver avuto un primo figlio, non riesce ad ottenere una nuova gravidanza nei successivi 2-3 anni.

Quanti tipi di infertilità esistono?

Infertilitá primaria: quando una coppia ottiene una gravidanza, ma questa non arriva a termine con la nascita di un neonato sano.
Infertilità secondaria: quando la coppia, dopo una gravidanza e parto, non riesce ad ottenere una nuova gestazione che arrivi a termine con la nascita di un neonato sano.

Cause di infertilità

Come l’età della donna influenza l’infertilità?

È noto che la donna è meno fertile man mano che gli anni passano. Ci sono diverse ragioni che spiegano questo fenomeno:
– L’età dei propri ovociti. La donna nasce con un numero fisso di ovociti che pertanto non si dividono. Così nel corso del tempo aumenta la possibilità che gli ovociti perdano qualità, i quali, di conseguenza, danno luogo a embrioni che non si sviluppano correttamente.
– Aumenta la probabilità di sviluppare embrioni che danno luogo a difetti dell’attecchimento, e di conseguenza, aumenta il numero di aborti.
– Con l’età il numero di follicoli e di ovociti diminuisce progressivamente.
– V’è una maggiore possibilità di sviluppare endometriosi e fibromi con l’aumentare dell’età, che sono due delle principali cause di infertilità.

Come l’età dell’uomo influenza l’infertilità?

Per quanto concerne l’uomo, anche lui diventa meno fertile a causa dell’età. Tuttavia, l’effetto è meno pronunciato rispetto alle donne e di solito si verifica dopo i 50 anni.

Cos’è l’ovaio policistico?

Questa patologia si contraddistingue per una disfunzione endocrina caratterizzata da cicli mestruali irregolari o addirittura la mancanza delle mestruazioni, aumento dei peli corporei (irsutismo) e caratteristica immagine all’ecografia di ovaia/e di forma policistica.

Cos’è l’anovulazione?

Un ciclo anovulatorio è un ciclo in cui l’ovulo non viene rilasciato dalle ovaie sia per non essersi formato oppure perché non è abbastanza maturo, pertanto non si verifica l’ovulazione, e come diretta conseguenza, la possibilità di gravidanza. Circa il 35% delle donne a un certo punto della loro vita presenta anovulazione. L’origine dell’alterazione ormonale può essere nell’ipotalamo, nell’ipofisi o nell’ovaia stessa.

Fattori della fertilità

Come influenza il peso la fertilitá maschile?

Gli uomini che hanno un indice di massa corporea (BMI) inferiore a 20 hanno il rischio di produrre meno spermatozoi e pertanto presentare infertilità maschile. Un BMI superiore al limite raccomandato (28) può danneggiare la fertilità maschile, con una diminuzione nel conteggio medio di spermatozoi del 22% rispetto alla popolazione generale. Un’alterazione del numero degli spermatozoi è una delle principali cause di infertilità maschile.

Come influenza il peso la fertilità femminile?

Le donne con un basso BMI è probabile che presentino blocchi del ciclo mestruale o cicli mestruali irregolari che possono causare infertilità femminile. L’aumento di peso con un ritorno del BMI all’interno dei valori della normalità regolerà le mestruazioni nella maggior parte delle donne.

Così come un basso peso provoca una riduzione della fertilità a breve termine, lo stesso succede per un alto indice di massa corporea. Le donne con alto BMI spesso presentano cambi nel loro ciclo mestruale; Quasi il 30-40% delle donne con un alto indice di massa corporea hanno problemi di ovulazione.

Come influisce il tabacco?

Per le donne praticamente tutti gli studi supportano la conclusione che il fumo ha un impatto negativo sulla fertilità. Quando si comparano le fumatrici rispetto alle non fumatrici, la prevalenza dell’infertilità è maggiore, e il tempo necessario per il concepimento è più lungo. Il fumo attivo di uno dei due partner ha effetti negativi, e l’impatto dell’esposizione passiva al fumo di sigaretta è solo leggermente inferiore a quella del fumo attivo. Il fumo sembra accelerare la perdita degli ovociti e della funzione riproduttiva e può anticipare di vari anni il momento della menopausa.

Per quanto riguarda gli uomini fumatori, si è riscontrato un numero inferiore di spermatozoi, una diminuzione della mobilità e maggiori anomalie nella forma e funzione degli spermatozoi. L’effetto del fumo sulla fertilità maschile è più difficile da evidenziare, perché non è facile creare studi che affrontino questo problema. Anche se gli studi sugli effetti del fumo sulla fertilità maschile non sono esaustivi, gli effetti nocivi del fumo passivo sulla fertilità del partner di sesso femminile e l’effetto negativo sulla qualità dello sperma suggeriscono che dovrebbe essere considerato il fumo negli uomini un fattore di rischio per l’infertilità.

Come influisce l’alcol?

Il consumo notevole di alcol, secondo diversi studi, può comportare un minor numero di spermatozoi, una ridotta concentrazione di testosterone ed un aumento degli estrogeni. Per le donne, bere alcol può causare cicli mestruali irregolari e periodi anovulatori (mestruazioni che si verifica senza ovulazione).

Che analisi ed esami includono uno studio di fertilità?

Gli esami che richiederanno i nostri medici per poter iniziare a studiare ogni singolo caso comprendono la realizzazione di una storia clinica ed un esame fisico completo dei pazienti che, anche se varieranno a seconda del caso specifico, generalmente includono la seguente analisi ed esami:
Per le donne, le prove di base comprendono un esame del sangue, un’analisi ormonale, un’ecografia, una prova di trasferimento ed un’isterosalpingografia.
Nel caso dell’uomo, oltre ad un esame del sangue sarà necessario la realizzazione di uno spermiogramma, dove si valuteranno il numero, l’attività e la forma degli spermatozoi.

Cos’è uno spermiogramma?

Consiste nell’ottenere un campione di sperma dell’uomo, preferibilmente mediante masturbazione. Successivamente il campione viene consegnato al nostro personale di laboratorio che lo analizzerà. Prima di ottenere il campione, l’uomo avrà osservato un periodo di astinenza di 3-5 giorni.

Cos’è un isterosalpingografia (HSG)?

È una tecnica mediante la quale si inietta una piccola quantità di mezzo di contrasto nell’utero lasciandolo passare attraverso le tube. Utilizzando i raggi X, si può apprezzare se le tube sono ostruite corroborando se il liquido passa o no attraverso le stesse. Le radiazioni necessarie per questo tipo di test sono minime e pertanto non si considera un esame rischioso. Non è necessaria l’anestesia per la realizzazione dell’esame e i fastidi relazionati sono minimi per la paziente che può riprendere la vita normale subito dopo l’esecuzione della tecnica.

Prima visita

Quando devo richiedere una prima visita?

Non c’è un tempo prestabilito a partire del quale si consiglia di iniziare un trattamento di riproduzione, così come non c’è anche alcun limite di età previsto per farlo.

Tuttavia dal momento che la fecondabilità mensile (la probabilità mensile di avere una gravidanza) di una coppia sana è del 25%, più della metà delle coppie otterrà una gravidanza entro i 6 mesi e la maggior parte entro il primo anno; Per questo motivo se dopo un anno la coppia non riesce ad ottenere una gravidanza naturalmente si consiglia affidarsi ad uno specialista e realizzare una prima visita.

Lo scopo di questa è quello di conoscere lo stato attuale della coppia e la loro storia precedente, cosi come eseguire un esame completo e test diagnostici necessari in modo da avere dati sufficienti per cominciare a studiare il vostro caso. Al termine della visita, in base alle caratteristiche del caso si assegna la coppia a uno dei gruppi di lavoro formati da diversi specialisti che saranno la vostra guida durante tutto il processo, e quindi punto di riferimento su cui contare e da poter contattare in qualsiasi momento per risolvere i possibili dubbi che possono sorgere durante lo studio ed il trattamento.

Che documenti dovrò portare con me per la prima visita?

Nella prima visita in Inebir dovrà fornire tutte le analisi o referti che avete di cicli di riproduzione eseguiti precedentemente ed un documento di riconoscimento. Nel caso dell’uomo, anche se ha realizzato già un spermiogramma lo torneremo a ripetere.

Trattamenti

Bisogna firmare qualche documento durante il trattamento?

Sì, è un requisito legale essenziale che i pazienti firmino un documento specifico di consenso alla tecnica di riproduzione assistita che eseguiranno e per alcuni test specifici per i quali è richiesto esplicito consenso. Con la firma di questi documenti i membri della coppia dichiarano che sono stati informati adeguatamente sugli aspetti medici, biologici e legali del trattamento, e che li hanno compresi ed accettati.

Inoltre, prima della realizzazione del trattamento gli spiegheremo il preventivo dello stesso, con tutte le fasi incluse nello stesso. Il preventivo dovrà essere consegnato firmato.

Che rischi presenta per la paziente un trattamento di riproduzione?

Nel complesso, il rischio per la paziente è molto basso, anche se vanno segnalati i rischi principali:
Iperstimolazione ovarica. Questa sindrome si verifica se la donna reagisce al trattamento producendo un eccessivo numero di ovociti comportando, di conseguenza la presenza di fastidi all’addome per diversi giorni. In ogni caso, i nostri ginecologi vi avviseranno durante il monitoraggio endocrinologico della possibilità di esistenza di tale rischio o no. Nel peggiore dei casi, il ginecologo cancellerà il trattamento.
Un altro rischio di cui dobbiamo discutere è quello della gravidanza multipla. Nei trattamenti riproduttivi, se si trasferiscono 3 embrioni, la percentuale di gravidanza gemellare è del 20%-25% e del 4% di gravidanza trigemina. Se i pazienti non vogliono essere esposti in nessun modo a questa possibilità, possono farlo sapere al loro ginecologo al momento di decidere il numero di embrioni da trasferire. Nei casi in cui si verifica una gravidanza multipla, e la gravidanza mette in pericolo la paziente si può procedere ad una riduzione embrionaria.

Cos’è la stimolazione ovarica?

Consiste nell’indurre un’ovulazione multipla alla paziente mediante farmaci ormonali con l’obbiettivo di produrre più di un ovocita per ciclo e poter trasferire in tal modo più di un embrione.
Inoltre consente di garantire e anticipare il momento esatto dell’ovulazione cosi come la corretta maturazione degli ovociti. Questa fase dura in media circa 12-14 giorni.

In che consiste la fase del monitoraggio endocrinologico?

Durante la stimolazione ovarica la paziente dovrà recarsi al nostro centro ogni giorno o a giorni alterni per realizzare un prelievo di sangue con il fine di conoscere i livelli di estradiolo, l’ormone prodotto dai follicoli in crescita e un’ecografia vaginale per vedere quanti follicoli si stanno sviluppando nelle ovaie e di che dimensioni sono.
A seconda del risultato di questi esami, che si conosceranno lo stesso giorno, i nostri ginecologi valuteranno l’evoluzione del trattamento e potranno adattare la dose di farmaco per ottenere il miglior sviluppo possibile dei follicoli.

Mi vedrà sempre lo stesso ginecólogo/a durante il trattamento?

Il nostro team di medici è davvero una squadra, e anche se si farà in modo che la veda sempre lo stesso ginecologo/a durante il trattamento, spesso per comodità stessa della paziente al fine di non farle perdere tempo, alcune visite potranno essere realizzate da un altro dei nostri specialisti. In ogni caso, alla fine della giornata, il nostro team di medici si riunisce per studiare e valutare lo sviluppo dei trattamenti di ogni singola paziente, e quindi tutti i nostri ginecologi sono a conoscenza di ogni singolo caso presente in clinica.

Quando si conosce il numero di ovociti ottenuti?

Una volta realizzato il pick-up (estrazione degli ovociti), il liquido follicolare ottenuto è passato al laboratorio dove viene analizzato; In pochi minuti, i pazienti vengono informati del numero di ovociti ottenuti.

Gli ovociti sono tutti della stessa qualità?

Non tutti gli ovociti ottenuti hanno la stessa qualità in quanto non tutti i follicoli evolvono allo stesso modo durante la stimolazione ovarica.
Dopo il pick-up (estrazione degli ovociti) si possono distinguere sia ovociti maturi come ovociti immaturi o con una morfologia anormale, i quali non possono essere usati per il trattamento.

Come si ottiene il campione di sperma per la fertilizzazione?

Il campione viene generalmente ottenuto per masturbazione, in un contenitore sterile, dopo essersi lavate le mani e genitali. Una volta che il paziente ha ottenuto il campione, i nostri biologi potranno recuperare il campione, che sarà etichettato e trattato per migliorarlo il più possibile. In linea di principio il campione di seme sarà prodotto in clinica, ma per i pazienti che hanno difficoltà nell’ottenere il campione, viene offerta la possibilità di portarlo da casa, a condizione che non trascorrano più di 45 minuti dall’ottenimento alla consegna.

Cosa succede se l’uomo non riesce ad ottenere il campione di seme?

Nei casi di pazienti che hanno difficoltà a ottenere il campione, il paziente può tornare a casa per provarci, e ritornare per portarlo in clinica sempre e quando non passino più di 45 minuti tra la raccolta e la consegna. Inoltre, per quei pazienti che, dopo lo spermiogramma realizzato per lo studio di fertilità, si evidenzi una difficoltà nell’ottenere il campione, o semplicemente per coloro che non hanno la disponibilità a produrre il campione nei giorni indicati per qualsiasi motivo si raccomanda il congelamento di un campione pre-trattamento.

Di solito quanti ovuli vengono estratti con il pick-up?

Non tutti i follicoli aspirati hanno un ovulo dentro e qualcuno degli ovuli recuperati, una volta in laboratorio, viene classificato come non idoneo per la fecondazione. Il numero di ovuli ottenuti dipenderà da fattori quali l’età, presenza/assenza di patologie e risposta al trattamento della paziente. La media di ovuli o ovociti ottenuti è tra i 5 e 10 ed il numero di embrioni fecondati per donne sotto i 35 anni è fra i 3 e 6. Un singolo embrione è sufficiente per darci possibilità di gravidanza e per questo motivo non si deve preoccupare se il numero di ovociti ottenuti o il numero di embrioni fecondati è basso.

Quali embrioni sono selezionati per il trasferimento?

Ovviamente, gli embrioni che vengono trasferiti sono quelli di migliore qualità. A seconda dell’età, la storia clinica della paziente, la qualità degli embrioni e l’opinione della coppia verrà stabilito il numero di embrioni da trasferire.

Che destinazione hanno gli embrioni che non sono trasferiti?

Gli embrioni che hanno buona qualità e che non vengono trasferiti o quelli che stando nel terreno di coltura sequenziale e riescono a dar luogo ad una blastocisti saranno criopreservati per essere utilizzati in futuro.

Che disponibilità esigono questi trattamenti?

Inseminazione artificiale
Durante il ciclo la paziente dovrà recarsi all’ambulatorio una media di 4 o 5 volte per i controlli. La durata di ogni controllo è di 10 minuti.

L’inseminazione è un processo che richiede altri 10 minuti. Successivamente alla stessa la paziente dovrà restare a riposo per 15 minuti in ambulatorio, dopo di che potrà riprendere la sua vita normale.

Fecondazione In Vitro
Durante il ciclo la paziente si recherà all’ambulatorio per i controlli in media ogni 48 ore per un periodo compreso tra i 12 e 14 giorni. La durata di ogni controllo è di solito 10 minuti.

Il pick-up o aspirazione follicolare ha una durata di 30 minuti, dopo una media di 3-4 ore in riposo in uno dei letti della clinica la paziente può tornare a casa senza problemi.

Fra i 3 e 5 giorni dopo il prelievo degli ovociti la paziente deve tornare in clinica per eseguire il trasferimento degli embrioni. Questo procedimento ha una durata di 30 minuti, a cui vanno aggiunti 15 minuti di riposo. Successivamente la paziente può tornare a casa.

Ovodonación
Durante il ciclo, la paziente dovrà recarsi all’ambulatorio per effettuare controlli al fine di verificare la corretta evoluzione. Dovrà andare in clinica una media di tre volte, con una frequenza di circa una volta a settimana, essendo il primo controllo all’inizio del trattamento.

Fra i 3 e 5 giorni dopo l’ultimo controllo la paziente deve tornare al nostro ambulatorio per eseguire il trasferimento degli embrioni. Questo processo ha una durata di 30 minuti, a cui vanno aggiunti 15 minuti di riposo per poi tornare a casa.

Qualora i pazienti non vivano a Siviglia o non gli sarebbe possibile per altri motivi venire agli appuntamenti, questi controlli potranno essere eseguiti nella sua provincia da un ginecologo con il quale siamo entrati in contatto per spiegargli il trattamento. In questo modo solo dovrà venire in clinica il giorno dell’estrazione degli ovociti ed il giorno del trasferimento.

Quando saprò se sono incinta?

Passati 11 giorni dal trasferimento embrionario le realizzeremo un’analisi ormonale chiamata BETA-HCG in sangue. Se è positiva, lei è incinta, e sarà messa al corrente nello stesso momento.

C’è qualche differenza con una gravidanza ottenuta naturalmente?

No, non c’è assolutamente nessuna differenza. Lo sviluppo della gravidanza avviene nello stesso modo di una gravidanza naturale. Le settimane di sviluppo dell’embrione sono le stesse di una gravidanza naturale, non essendoci né ritardi né anticipi nella crescita del bebè per aver utilizzato una tecnica di riproduzione assistita.

Ovodonazione (ricettrice)

Che dice la normativa spagnola sull’argomento della donazione di ovuli e sperma?

La donazione di ovuli è un procedimento regolato dal diritto spagnolo dal 1988, in modo da garantire in ogni momento l’etica dei processi medici e biologici coinvolti, cosi come la salute dei donatori e degli embrioni prodotti dalla donazione. La donazione di ovuli si realizza in modo volontario, altruista ed anonimo.

Le donatrici di ovuli devono avere un’età compresa tra i 18 e 35 anni. La commercializzazione di ovuli, spermatozoi ed embrioni è proibita dalla legge spagnola; gli ovociti devono essere utilizzati esclusivamente per aiutare una donna ad avere il figlio che desidera. La Commissione nazionale sulla Riproduzione Umana Assistita, un organo istituito per fornire consulenza sullo sviluppo delle leggi al rispetto, consiglia che i donatori ricevano una compensazione economica per la dedizione ed il tempo dedicato per completare la donazione.

La legge specifica, inoltre, che non ci può essere conoscenza tra la ricettrice/ore e donatore né nel presente e né in futuro. Ciò implica che le donne non potranno mai conoscere, vedere o scegliere le persone che daranno loro i gameti. Nemmeno la ricettrice potrà conoscere, vedere, scegliere la donatrice. In questo modo si garantisce il totale anonimato del processo di donazione.

I test da effettuare ai donatori sono regolati dalla Legge 14/2006 sulla riproduzione umana assistita e dai regi decreti 412/1996 e 1301/2006.

Chi realizza la selezione della donatrice di ovuli?

La selezione della donatrice adatta per ogni paziente è di competenza del team medico della nostra clinica una volta sentito il team infermieristico. Presa questa decisione la nostra equipe terrà conto delle caratteristiche fenotipiche, carnagione, colore degli occhi, colore della pelle e colore e tipo dei capelli delle donatrici, cosi come il loro gruppo sanguigno e l’Rh.

Si valuta lo stato di salute della donatrice?

Sì, allo stesso modo che verifichiamo la storia familiare dei pazienti lo faremo con i donatori/donatrici. Una persona per poter entrare nel nostro programma di donazione deve superare una serie di controlli rigorosi, controlli e valutazioni, che includono:
Colloquio informativo dove conosceranno i loro diritti e doveri come donatore.
Studio psicologico per valutare la salute mentale.
Colloquio con il medico per confermare l’assenza di malattie genetiche nella storia personale e familiare.
Analisi del sangue.
Sierologia (epatite B e C, HIV, sifilide e rosolia).
Tipizzazione del gruppo sanguigno.
Realizzazione di un cariotipo per escludere anomalie cromosomiche.
Analisi genetica per escludere lo stato di portatore sano della fibrosi cistica ed elettroforesi dell’emoglobina per escludere le anemie ereditarie.
Esplorazione e ulteriori test genetici complementari in casi speciali.
Visita ginecologica:
Citologia (pap-test)
Colture cervicali
Ecografia ginecologica.
Colloquio con il personale infermieristico per spiegare come eseguire il trattamento.

È un trattamento doloroso?

No, la paziente ricettrice solamente riceve un trattamento con cerotti transdermici o compresse di estrogeni e ovuli vaginali di progesterone che consentono di sincronizzare il ciclo, fino ad arrivare alla realizzazione del trasferimento degli embrioni.