Che esami devo eseguire per essere scelta come donatrice?
Prima di poter donare i tuoi ovuli, dovrai realizzare vari esami per confermare il corretto funzionamento ovarico, l’assenza di malattie infettive e problemi di natura genetica:
– Colloquio informativo dove conoscerai i tuoi diritti e doveri come donatrice.
– Studio psicologico per valutare la salute mentale.
– Colloquio con il medico per confermare l’assenza di malattie genetiche nella storia personale e familiare.
– Analisi del sangue.
• Sierologia (epatite B e C, HIV, sifilide e rosolia).
• Tipizzazione del gruppo sanguigno.
• Realizzazione di un cariotipo per escludere anomalie cromosomiche.
• Analisi genetica per escludere lo stato di portatore sano della fibrosi cistica ed elettroforesi dell’emoglobina per escludere le anemie ereditarie.
• Esplorazione e ulteriori test genetici complementari in casi speciali.
— Visita ginecologica:
• Citologia (pap-test)
• Colture cervicali
• Ecografia ginecologica.
— Colloquio con il personale infermieristico per spiegare come eseguire il trattamento.
Quante volte posso donare ovuli?
La legge di Riproduzione Assistita prevede che il numero massimo di bambini nati in Spagna da ovuli derivanti dalla stessa donatrice non deve superare i sei, conteggiando anche i figli propri della donatrice.
In che consiste il trattamento di donazione?
Una volta passati i test fisici e psicologici, si determinerà la compatibilità delle tue caratteristiche fisiche, gruppo sanguigno e Rh con la ricettrice. Da quel momento comincerà il trattamento che comprendere le seguenti fasi.
- Monitoraggio endocrinologico
In questa fase dovrai venire in ambulatorio ogni 24/48 ore per 12 giorni per monitorare l’evoluzione e lo sviluppo dei tuoi ovociti. La stimolazione ovarica per il corretto sviluppo dei follicoli avverrà mediante la somministrazione di farmaci, ogni giorno, con iniezioni sottocutanee e/o per via intramuscolare, la cui dose cambierà in base ai risultati dei controlli, e del quale sarai informata per telefono dalle nostre infermiere.
- Estrazione degli ovociti
Questo processo richiede circa 15/20 minuti. Sarai sedata e rimarrai in riposo in clinica per 3-4 ore prima di poter tornare a casa.
- Controllo post-estrazione degli ovociti
Una settimana dopo l’estrazione, verrai in clinica per realizzare un controllo in modo da assicurarci che tutto vada bene.
Potrò avere figli in futuro se dono ovuli?
Sì, donare gli ovuli non ha alcuna ripercussione sulla tua fertilità. Una donna nasce con una riserva ovarica di approssimativamente 500.000-1.000.000 di ovuli. Dalla nascita gli ovuli diminuiranno per il semplice passare del tempo e con le mestruazioni. Con il trattamento, facciamo in modo di ottenere il maggior numero possibile di ovuli che raggiungono la dimensione adeguata per maturare senza colpire il numero totale che possiedi.
Posso essere donatrice se prendo la pillola contraccettiva?
Sì, ma non è possibile prendere il contraccettivo durante il trattamento. Se prendi il contraccettivo abitualmente, sarai informata del momento esatto nel quale dovrai sospenderlo prima di iniziare il trattamento.
Che rischi ha la donazione di ovuli?
Possiamo dire che la donazione di ovuli non comporta praticamente nessun rischio per la donatrice. Il processo è generalmente ben tollerato e solo eccezionalmente comporta rischi per la salute, essendo il più frequente la nota sindrome da iperstimolazione ovarica, che consiste in una risposta esagerata alla terapia di stimolazione dell’ovaio. Può essere classificata in tre gradi: lieve, moderata e grave, essendo quest’ultima forma molto rara e caratterizzata da un accumulo di liquido nell’addome e in alcune circostanze a livello toracico, da alterazioni della coagulazione del sangue, della funzione renale e/o epatica, con necessità di ricovero ospedaliero. In ogni caso, i nostri ginecologi durante il monitoraggio endocrinologico rileveranno in anticipo la eventuale possibilità di esistenza di tale rischio. Nel peggiore dei casi, il ginecologo cancellerà la somministrazione del farmaco e manterrà controllati i livelli ormonali della paziente.
Altri rischi che eccezionalmente possono verificarsi sono:
– Infezione genitale.
– Emorragie.
– Perforazione di un’ansa intestinale o di un’altra regione anatomica.
– Torsione ovarica.
– I propri dell’anestesia.
Che requisiti sono necessari per la donazione di ovuli?
Per donare ovuli in Inebir è necessario essere maggiorenni ed avere meno di 29 anni. Inoltre è imprescindibile essere in buon stato di salute psicofisica, non avere malattie ereditarie, infettive ed avere una funzionalità ovarica normale.
Che dice la normativa spagnola sull’argomento della donazione di ovuli e sperma?
La donazione di ovuli è un procedimento regolato dal diritto spagnolo dal 1988, in modo da garantire in ogni momento l’etica dei processi medici e biologici coinvolti, cosi come la salute dei donatori e degli embrioni prodotti dalla donazione. La donazione di ovuli si realizza in modo volontario, altruista ed anonimo.
Le donatrici di ovuli devono avere un’età compresa tra i 18 e 35 anni. La commercializzazione di ovuli, spermatozoi ed embrioni è proibita dalla legge spagnola; gli ovociti devono essere utilizzati esclusivamente per aiutare una donna ad avere il figlio che desidera. La Commissione nazionale sulla Riproduzione Umana Assistita, un organo istituito per fornire consulenza sullo sviluppo delle leggi al rispetto, consiglia che i donatori ricevano una compensazione economica per la dedizione ed il tempo dedicato per completare la donazione.
La legge specifica, inoltre, che non ci può essere conoscenza tra la ricettrice/ore e donatore né nel presente e né in futuro. Ciò implica che le donne non potranno mai conoscere, vedere o scegliere le persone che daranno loro i gameti. Nemmeno la ricettrice potrà conoscere, vedere, scegliere la donatrice. In questo modo si garantisce il totale anonimato del processo di donazione.
I test da effettuare ai donatori sono regolati dalla Legge 14/2006 sulla riproduzione umana assistita e dai regi decreti 412/1996 e 1301/2006.
Normativa:
— Legge 14/2006 sulle tecniche di riproduzione assistita
— Regio decreto 412/1996 protocolli di studio dei donatori
— Regio decreto 1301/2006 standard di qualità e di sicurezza per la donazione