Intervistiamo il Dott. Navarro, presidente del Gruppo Inebir

Il Dottor Navarro è il presidente del Gruppo Inebir e direttore dell’Unità di Riproduzione Umana e Chirurgia Endoscopica della sede Inebir di Siviglia.
Ha ricoperto la carica di direttore di diversi centri di Fecondazione Assistita; la sua formazione e attività lavorativa successiva si è sviluppata tra Spagna, Francia e Stati Uniti. Il gruppo Inebir attualmente è formato da un centro in Spagna (Siviglia),  postazione da quale curiamo pazienti provenienti dalle diverse parti del mondo.

Perché ha deciso di dedicarsi alla fecondazione assistita?
Nel contesto delle scienze mediche e precisamente nel campo della Ginecologia e Ostetricia, la sottospecializzazione in medicina della riproduzione, era l’unica che collegava strettamente la parte medica in maniera diretta al laboratorio permettendo di avere un laboratorio di ricerca scientifica quasi ai piedi del letto del paziente. Mi attraeva davvero tanto la possibilità di poter lavorare con team multidisciplinari che comprendesse genetisti, biologi, ecc …

Qual è il segreto che le ha permesso di avere un team con un profilo così elevato ed altamente specializzato come quello che si ha in Inebir?
La chiave del successo è sempre lavorare duro. Un team mantiene nel tempo l’elevato grado di specializzazione solo con la formazione, lo studio e l’esposizione costante a casi reali. L’unico modo per mantenerci addestrati è quello di esporci alla realtà. La varietà dei casi che trattiamo in Inebir ci fa crescere come squadra dal momento che, in aggiunta al trattamento di fertilità, i casi diventano la base per studi e ricerche per promuovere la conoscenza sulla riproduzione umana.

Sappiamo che in Inebir si fa un lavoro di squadra e che inoltre i professionisti che vogliono far parte del team passano per una selezione molto speciale. Quali sono le principali caratteristiche che contraddistinguono il team di Inebir?
Quello che ricerchiamo principalmente è che siano professionisti che abbiamo come principi cardine la trasparenza e l’onestà, che abbiano una vocazione per il paziente e che siano disposti a dedicarsi al 100% ad essi. Oltre a mettere il paziente sul gradino più alto, è importante che siano in grado di combinare il lavoro clinico alla tecnologia più avanzata. Il nostro motto è: “I pazienti prima di tutto”.

Inebir scommettere fortemente sulla ricerca. Perché crede che sia così importante la ricerca nel campo della ginecologia e della fecondazione assistita?
La ricerca è l’unico modo per progredire nel campo della medicina. In particolare, la fecondazione assistita è un ambito soggetto ad un’evoluzione molto rapida, un terreno condiviso tra ginecologi ed embriologi con un laboratorio nel mezzo, che richiede star sempre domandando alla Medicina e l’unico modo di porre domande alla scienza è realizzare studi e ricerche. Per questo motivo si da tanto valore alla ricerca. Quanto più velocemente otterremo risposte e potremmo applicare la ricerca insieme alla tecnologia più avanzata, più rapidamente faremo avanzare la medicina.

Cosa le piace di più del suo lavoro? E cosa le piace di meno?
Mi piace tutto di questo lavoro, tutto! Da un punto di vista professionale lo studio di casi cosi differenti tra loro mi ha arricchito enormemente. Mettersi continuamente in gioco, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo, trovando nuove strade per i pazienti con cattiva prognosi…
Quello che mi piace meno sono gli insuccessi. Non mi piace deludere i pazienti.

Ci sono molti commenti positivi da parte dei pazienti e messaggi di soddisfazione sui vari social network e forum in relazione al trattamento ricevuto dai pazienti da parte del team che dirige, qual è la chiave di questo successo?
La chiave del nostro lavoro, e l’obiettivo, è ottenere la gravidanza e per questo è essenziale che la ricerca e la tecnologia vadano di pari passo. Le tecnologie più avanzate deve essere applicata in maniera personalizzata e su misura per ogni singolo caso.
Ci piace analizzare pazientemente la storia clinica di ogni paziente. Questa capacità di individuare il caso, definire la diagnosi applicando la tecnologia più adatta, ci da i risultati così positivi che abbiamo; tali risultati ci permettono di lavorare con sicurezza e totale fiducia.

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